Cina | Uno dei tanti
La persecuzione è spesso difficile da capire. Il destino del pastore Zhang rappresenta in maniera emblematica la situazione dei tanti perseguitati nel mondo di cui non conosciamo i nomi.
Zhang Shaojie era pastore di una chiesa evangelica libera a Nanle, nella provincia cinese di Henan. Nel luglio 2014 è stato condannato a dodici anni di carcere per frode e "assembramenti con disturbo dell'ordine pubblico".
Secondo i membri della sua chiesa e gli avvocati difensori, nel 2013 ci sono state controversie tra la chiesa e le autorità locali in merito ai terreni edificabili che la comunità cristiana ha voluto utilizzare per estendere i suoi locali; si sospetta però che il vero obiettivo della condanna sia stato quello di dissuadere Zhang dal prendere le parti dei più deboli di fronte ai soprusi delle autorità.
L'arresto di Zhang e la chiusura della chiesa nel 2013 ha scatenato forti proteste. Durante queste proteste, altri 23 membri della comunità, per lo più responsabili delle varie attività, sono stati arrestati senza mandato e trattenuti per un certo tempo. Gli interessati riferiscono di aver subito maltrattamenti e di non aver potuto prendere contatto con i loro avvocati.
Nel 2017, la sorella del pastore Zhang ha potuto visitare suo fratello in prigione. Le sue parole non sono rassicuranti: “L’ho trovato pelle e ossa. I suoi occhi erano profondamente infossati e aveva occhiaie molto profonde”.
Purtroppo dobbiamo presumere che il pastore Zhang venga tormentato con la privazione di cibo e del sonno.
Preghiamo per...
> il pastore Zhang, la sua famiglia e la sua comunità;
> tutti coloro che sono in prigione in tutto il mondo per la loro fede in Gesù;
> una protezione speciale da parte di Dio per i cristiani in Cina.