November 03 2022

ITALIA

NAPOLI, PIOGGIA DI POVERTA
Ovunque in Italia, ma anche nel mondo, i poveri “assoluti” sono in aumento (oltre 5 milioni nel 2017, mezzo milione in più dell’anno precedente).

Il dato emerge con tutta evidenza a Napoli ed è sconvolgente: si tratta dell’unica città italiana in cui i poveri autoctoni che si contendono i pasti distribuiti dai centri di accoglienza sono più numerosi degli stranieri, extracomunitari e non. Non solo: Napoli è la città con il più alto numero di aventi diritto al reddito di cittadinanza. I poveri hanno tutti la stessa dignità, ma la condizione dei giovani napoletani è diventata disperata: il 34% non studia e non lavora (in Italia la media è del 16%).

Un aiuto concreto

Nell’elenco dei frequentatori delle mense sociali il numero dei padri separati e dei professionisti sprofondati nella disperazione è in aumento. Rispetto a prima, non si nascondono, bensì esibiscono la propria condizione senza più alcun pudore.

«Aspetto il secondo turno per mangiare - testimonia un 51enne in un centro di accoglienza - In tasca non ho un euro e da ieri mi nutro con una busta di mandarini che mi è stata regalata. Questa è la mia casa: due zaini con le poche cose che mi sono rimaste. Poi più niente. Da due anni non trovo lavoro. Sono un ingegnere e mi adatterei a qualsiasi mansione, anche la più umile, ma chi prende in considerazione uno nel mio stato?».

Storie di ordinaria disperazione in quella città, tanto bella quanto incubatrice di nuovi indigenti. Insieme ai nostri partner siamo una goccia nel mare della povertà di Napoli, ma una goccia che fa la differenza per molti che frequentano il nostro centro di accoglienza.



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