Iran | Respinto l’appello di Sara
A maggio vi abbiamo raccontato di Sara e Homayoun, condannati rispettivamente a otto e tre anni di prigione a Teheran per aver fondato una rete di cellule domestiche cristiane nella città. In Iran ciò è considerato “appartenenza a un’organizzazione illegale” e “un’attività contro la sicurezza nazionale”. Sara è laureata al Centro Teologico Pars cofinanziato da ACP internazionale.
Poiché Homayoun (62 anni) soffre del morbo di Parkinson, Sara (43 anni) ha fatto appello contro la sentenza. Recentemente è stata informata che la Corte Suprema ha respinto la sua richiesta di un nuovo processo.
Attualmente sono ancora agli arresti domiciliari. Gli amici li incoraggiano a fuggire dall’Iran. Ma Sara è determinata a stare vicino ai suoi fratelli e sorelle in fede e chiede a Dio di continuare a servirsi di lei nel servizio delle cellule.
La coppia ora spera che la magistratura assolva Homayoun solo con un’ammenda a causa della sua cattiva salute. Se Sara dovesse andare in prigione, Homayoun avrebbe bisogno di una badante.